“Solo qualche settimana fa Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti, parlava di numeri recordi per il primo semestre del 2017 sia per il traffico di passeggeri sia in termini economici: “ricavi totali consolidati della società si attestano a 62,7 milioni di euro in aumento dell’8,7%. In crescita sia i ricavi aviation (+6,8%) che quelli non aviation (+7,4%). L’utile netto di periodo del gruppo è di 3,6 milioni di euro in aumento del +21,6”. Alla luce di questi numeri è inaccettabile che si pensi di fare profitti record sulle pelle dei lavoratori e delle lavoratrici peggiorandone le condizioni di lavoro, riducendo i salari e i diritti.”
“Ma occorre tenere ben presente che quanto sta accadendo e il punto a cui siamo arrivati richiama responsabilità politiche ben precise riconducibili direttamente al Partito democratico e al suoi segretario Matteo Renzi (presidente del consiglio al momento della decisione della privatizzazione degli scali), al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e alle maggioranze che sostengono i sindaci Filippeschi e Nardella.”
“La parte pubblica di Toscana Aeroporti non può avallare questo piano di esternalizzazioni, che va immediatamente ritirato come chiedono tutte le organizzazioni sindacali. Per queste ragioni non solo sosteniamo lo sciopero di lunedì ma porteremo nei consigli comunali e in consiglio regionale una mozione per impegnare gli enti pubblici, in quanto soci di Toscana Aeroporti, a ottenere con urgenza la convocazione dell’assemblea dei soci per chiedere con forza che venga ritirato questo piano di esternalizzazioni e che vi siano garanzie certe in termini di salario, diritti e qualità dei lavoro per tutte e tutti i dipendenti diretti ed indiretti di Toscana Aeroporti.”